Il recupero del sito minerario
Dal 2002 al 2006 si è lavorato al recupero delle strutture principali dell’area mineraria di Serbariu, con l’impiego di finanziamenti dell’Unione Europea.
La data del 18 Dicembre 2005, anniversario della fondazione di Carbonia, è stata scelta per presentare alla città i lavori in atto per la realizzazione del Museo del Carbone; i minatori e tutta la cittadinanza di Carbonia hanno potuto così riscoprire gli spazi legati a ricordi di duro lavoro e sofferenze.
Contemporaneamente è stata portata avanti una campagna di sensibilizzazione finalizzata all’acquisizione di materiali e documenti dell’epoca. Si è proceduto alla catalogazione dei beni materiali (attrezzature da miniera, oggetti d’uso quotidiano, modellini in miniatura, registri, documenti) e immateriali (ricordi e racconti della vita di miniera registrati durante le interviste ai minatori) raccolti.
Infine, il materiale recuperato è stato organizzato nell’allestimento della mostra permanente all’interno della lampisteria, della biglietteria, della sala argani, degli ambienti esterni e della galleria sotterranea.
Per la gestione del sito è stato costituito il Centro Italiano della Cultura del Carbone (CICC), associazione tra il Comune di Carbonia e il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, a rappresentare il risultato finale di anni di lavoro per l’acquisizione, la progettazione e il recupero del sito della ex miniera finalizzati alla riconversione dell’area a scopo museale.
La ricerca dei materiali rimane sempre in corso; il Centro ringrazia coloro che vorranno dare il proprio contributo alla valorizzazione della Cultura del Carbone, attraverso il prestito o la donazione di attrezzi, oggetti e documenti attinenti, o come sponsor del Centro stesso.
Il Museo del Carbone
Il Museo del Carbone è stato infine inaugurato il 3 Novembre 2006 alla presenza di autorità nazionali, regionali e locali, dei minatori ancora in attività nella miniera di Nuraxi Figus, degli anziani minatori di Serbariu e di tutti i cittadini che hanno voluto essere presenti all’evento.
Il momento della riapertura dei cancelli della Grande Miniera è stato sottolineato dal suono della vecchia sirena della stessa miniera, rimessa in funzione da un anziano minatore. La riattivazione della sirena ha fatto commuovere quanti ne conservano il ricordo legato al tempo in cui scandiva l’attività lavorativa indicando i cambi turno e, spesso, gli incidenti in miniera.
Nell’occasione alcuni ex-minatori della Miniera di Serbariu hanno apposto l’impronta delle mani e la firma su un grande telo bianco. Da allora il telo si trova in uno dei locali delle docce nella lampisteria, pronto ad accogliere altre firme ed impronte degli anziani minatori di Serbariu che si recano a visitare il Museo.
Miniere Sardegna