Il Carbone: formazione
Il carbone è una sostanza combustibile di colore nero o scuro tendente al nero. Si tratta di un prodotto di sedimentazione composto da carbonio amorfo, idrocarburi e, in misura minore, da solfuri ed altri costituenti secondari. Il carbone è il prodotto della lentissima decomposizione (pirolisi) di biomasse, perlopiù resti di accumuli vegetali, sepolte sotto coltri di sedimenti con spessori variabili. Perché si arrivi alla sua formazione è necessario che i resti organici vengano a trovarsi rapidamente in condizioni anossiche immediatamente dopo la loro morte o disarticolazione. Ambienti ideali per questi processi sono i luoghi che facilitano il rapido seppellimento dei vegetali sradicati, come le foci dei fiumi, o quelli dove è presente un basso tasso di ossigenazione, come laghi, paludi e torbiere.
In tali condizioni i resti vegetali coperti da sedimenti vengono attaccati e decomposti progressivamente, per quanto riguarda la frazione organica costituente la parte legnosa (ossigeno, idrogeno, azoto), da batteri anaerobici che, metabolizzandoli, arricchiscono la principale componente inorganica – il carbonio – determinando, a seconda della durata della compressione della massa restante, un rapporto volume-carbonio che dà origine a diverse tipologie di combustibile. Esistono differenti tipi di classificazione dei carboni, basati su criteri chimici, petrografici, geologici o di rango.
La classificazione
In passato veniva frequentemente utilizzata la classificazione geologica con la distinzione dei carboni in quattro tipologie fondamentali: torba, lignite, litantrace e antracite. Attualmente è in uso, secondo il modello statunitense, il concetto di rango, che si basa sulle caratteristiche chimico fisiche per definire il grado di maturità, senza tenere in conto la relativa età geologica di formazione.
Secondo questa classificazione si distinguono, con caratteristiche qualitative progressive: lignite, carbone sub-bituminoso, bituminoso ed antracite.
Il “Carbone Sulcis” coltivato nel bacino carbonifero di pertinenza di Serbariu, definito in passato come lignite, secondo gli attuali criteri di classificazione risulta di tipo sub-bituminoso.
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